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Transoral laser surgery for recurrent glottic cancer after radiotherapy: oncologic and functional outcomes

La chirurgia transorale nel trattamento del carcinoma glottico dopo fallimento di radioterapia: risultati oncologici e funzionali

F. Del Bon, C. Piazza, S. Mangili, L.O. Redaelli De Zinis, P. Nicolai, G. Peretti1

Department of Otorhinolaryngology, Head and Neck Surgery, University of Brescia, Italy; 1 Department of Otorhinolaryngology, Head and Neck Surgery, University of Genoa, Italy

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Summary

Primary radiotherapy (RT) has been successfully employed for treatment of early glottic cancer for the past half century. However, local recurrences still occur in 5-35% of patients. Salvage options for persistent/recurrent glottic cancer include total laryngectomy, open neck partial laryngectomies (ONPLs) and transoral laser surgery (TLS). We performed a retrospective chart review of 35 patients with glottic squamous cell carcinoma previously submitted to RT and managed by TLS at the Department of Otorhinolaryngology - Head and Neck Surgery of the University of Brescia, Italy, from 1995 to 2009. Oncologic outcomes were estimated using the Kaplan-Meier method, and separately calculated for the entire cohort of patients (n = 35) and for patients with true persistent/recurrent disease (n = 30), thus excluding the second primary tumours (n = 5). Hospitalization time and complications were obtained by chart review. Functional outcomes of a subgroup of 10 patients in terms of speech and swallowing were analyzed by the Voice Handicap Index (VHI), GRBAS scale, Multi Dimensional Voice Program (MDVP), M.D. Anderson Dysphagia Inventory (MDADI) questionnaire, videoendoscopy (VEES), and videofluoroscopy (VFS) of swallowing (both graded according to Donzelli’s scale), and compared to a cohort of 10 patients matched for age, gender and pT category, treated by the same team of surgeons by TLS as a primary treatment. The types of resection used were: 18 Type II, 1 Type IV, and 16 Type V cordectomies. Postoperative staging was 16 rpT1a, 17 rpT2, and 2 rpT3. The 5-year overall survival for the entire series was 91%. Five-year disease-specific survival, local control with laser alone, and organ preservation rates were 94%, 84% and 87%, respectively. Among the variables tested by univariate analysis, for the entire cohort of patients the pT category had a statistically significant impact on local control with laser alone. Anterior transcommissural extension had a borderline statistical impact on disease-specific survival, while it was clearly significant on overall survival. The status of surgical margins and presence of recurrence after TLS statistically influenced both organ preservation and local control with laser alone. The mean values of VHI, MDADI, and MDVP did not show any statistically significant difference between irradiated and non-irradiated patients. The same was true for GRBAS, VEES, and VFS. This series confirms that TLS after RT failure can be considered a successful surgical option in selected early recurrences, with functional outcomes comparable to those observed after TLS as a primary treatment, and much better than those classically described after ONPLs.

Riassunto

La radioterapia (RT) è stata utilizzata con successo come trattamento del carcinoma laringeo in stadio iniziale per metà del secolo scorso. Ciò nonostante il 5-35% dei casi presenta una recidiva locale. Le opzioni di salvataggio sono rappresentate dalla laringectomia totale, dalle laringectomie parziali a cielo aperto e dalla chirurgia transorale mediante laser (CTL). Abbiamo condotto uno studio retrospettivo su 35 pazienti affetti da recidiva di carcinoma squamoso trattati con RT e sottoposti a CTL di salvataggio presso il Dipartimento di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Università degli Studi di Brescia, tra il 1995 ed il 2009. I risultati oncologici sono stati calcolati mediante le curve di Kaplan-Meier sia per l’intera coorte (n = 35), sia per i soli pazienti affetti da persistenza/recidiva di malattia (n = 30), escludendo coloro affetti da un secondo tumore (n = 5). Il tempo di ospedalizzazione e la prevalenza di complicanze sono stati ottenuti mediante l’analisi retrospettiva delle cartelle. In un sottogruppo di 10 pazienti è stata inoltre condotta una valutazione funzionale di voce e deglutizione, sottoponendo i pazienti ad uno studio comprendente il Voice Handicap Index (VHI), la scala GIRBAS, il Multi Dimensional Voice Program (MDVP) ed una valutazione della deglutizione tramite il questionario MD Anderson Dysphagia Inventory (MDADI), una videoendoscopia con studio della deglutizione ed una videofluoroscopia (i cui risultati sono stati classificati secondo la scala di Donzelli). I risultati ottenuti sono stati comparati a quelli di un secondo gruppo di pazienti simili per età, sesso, categoria di T e trattati dallo stesso gruppo di chirurghi tramite CTL come primo trattamento del tumore. Le resezioni endoscopiche sono state: 18 Tipo III, 1 Tipo IV e 16 Tipo V. Lo staging della recidiva è risultato: 16 rpT1a, 17 rpT2 e 2 rpT3. La sopravvivenza globale calcolata a 5 anni è stata del 91%. La sopravvivenza specifica per malattia, il controllo della malattia mediante laser e la preservazione d’organo calcolati a 5 anni sono stati rispettivamente del 94%, 84% e 87%. Tra le variabili prese in considerazione all’analisi univariata per l’intera coorte, la categoria di pT è risultata statisticamente significativa per il controllo locale mediante laser mentre l’estensione transcommissurale anteriore per la sopravvivenza globale, ed in modo “borderline” per la sopravvivenza specifica per malattia. Sono risultati inoltre statisticamente significativi l’impatto dei margini e la presenza di una nuova recidiva dopo CTL sia sul controllo di malattia con laser che sulla preservazione d’organo. I valori medi di VHI, MDADI ed MDVP non hanno mostrato alcuna differenza statisticamente significativa fra i due gruppi presi in considerazione. Anche il GIRBAS e lo studio oggettivo della deglutizione non hanno mostrato differenze significative fra i due gruppi. In conclusione, per selezionate recidive dopo RT di carcinoma glottico in stadio iniziale, la CTL rappresenta una valida alternativa chirurgica con buoni risultati oncologici e risultati funzionali comparabili a quelli ottenuti in pazienti non irradiati, ed una morbidità di gran lunga minore rispetto ad altre forme di chirurgia di salvataggio.